15 marzo 2013

"Una Giornata al COSMOPROF" di Assunta Dichiara


Ciao a tutte ragazze, 
oggi parliamo del Cosmoprof che si è concluso da poco e, come tutti gli anni, è stata la causa di migrazioni da parte di ragazze, blogger, youtuber e professionisti in quel di Bologna causando un “tutto esaurito” in alberghi e b&b nell’hinterland del quartiere fieristico.

Ma andiamo con ordine: cos’è il cosmoprof? 
Tutte lo sapranno però per le nuove arrivate o per chi ha appena iniziato ad affacciarsi sul mondo della cosmetica, spieghiamo che il Cosmoprof è la fiera della cosmetica per eccellenza e si svolge tre volte all’anno in 3 città diverse: a marzo a Bologna, a luglio a Los Angeles e a novembre ad Honk Kong.
In realtà si presenta come una fiera dedicata ai professionisti del settore, atta soprattutto a fare incontrare le case produttrici con menager o rappresentanti, per poter sviluppare nuovi prodotti e per mettere in mostra quanto già realizzato, ma in pratica anche persone non del settore riescono ad entrare, me compresa.

Generalmente il cosmoprof viene presentato come una fiera in cui si possono trovare prodotti a prezzi scontatissimi o comunque con prezzi più vantaggiosi rispetto ai normali prezzi che possiamo trovare nella grande distribuzione. 

Di seguito vi racconto la mia esperienza che non è stata completamente positiva, ma neanche negativa


Visto il costo del biglietto e i costi da sostenere per arrivare a Bologna, partendo da Milano, ho organizzato il viaggio con un’amica, per poter ammortizzare meglio le spese (e nonostante ciò è stato tutto impegnativo).
Effettivamente andare in due è più “conveniente” perché in gruppi più numerosi poi diventa tutto più dispersivo, magari non si hanno gli stessi interessi e quindi ci si perde un po’.


Le aziende presenti al Cosmoprof sono tantissime, la maggior parte sono coreane, alle quali è stato dedicato un padiglione apposito (che comunque non le conteneva tutte), mentre quelle italiane, aimè, non sono moltissime, anzi. La fiera è immensa e bisogna munirsi di tanta pazienza, sia per la mole di gente che c’è, sia perché se si vuole vedere la maggior parte degli stand c’è bisogno di molto tempo a disposizione. 
La cosa migliore sarebbe quella di riuscire ad avere il libricino che contiene la mappa dei padiglioni e l’elenco degli espositori, ma quest’anno chi entrava con il biglietto stampato a casa, doveva seguire un percorso “obbligatorio” che conduceva direttamente nella parte esterna della fiera, senza poter prendere il famoso libricino. 

Nel mio caso, io e la mia amica, siamo dovute entrare in un padiglione e poi percorrere il percorso inverso per poter tornare ai tornelli e prendere il libricino e questo ci ha fatto perdere un po’ di tempo perché poi quando si è all’ interno della fiera si perde un pò il senso dell’orientamento. 

Ma ora parliamo degli stand, come già detto, ce ne sono tantissimi stranieri e sono tutti raggruppati per tipologia: capelli, estetica, bio e make up.
 La maggior parte degli stand non vendevano, e anche i campioncini scarseggiavano, c’erano molti stand che davano borse e sacchetti coloratissimi e scintillanti, ma la delusione era dietro l’angolo perché, una volta raggiunto i vari stand ci si rendeva conto che i sacchetti erano vuoti, intonsi, senza neanche un misero campioncino, in primis Essence e Catrice. 
Altri stand, invece, avevano attuato una tecnica, secondo me, non proprio corretta: davano dei campioncini solo se, collegandosi a facebook dal proprio smartphone o iphone, si metteva “mi piace” alla loro pagina.
Però devo dare atto del fatto che così facendo non c’era calca, non c’era la ressa che c’è di solito quando si regalo campioncini, e si poteva passeggiare senza dover sgomitare per poter vedere stand o prodotti. Non si può dire però la stessa cosa degli stand/padiglioni che vendevano.



Infatti, appena arrivate in fiera, più o meno intorno alle 10, ci siamo fiondate sullo stand "La Truccheria", famosissimo rivenditore di Make up Forever che applicava sconti del 46%, senza neanche poterci avvicinare in quanto invaso da ragazze, che probabilmente avevano dormito lì per potersi portare a casa il fondotinta del loro colore.

 Nel padiglione 36, l’unico in cui vendevano, erano raggruppati stand quali PaolaP, Peggy Sage, OPI e venditori vari.
 Anche qui non proprio tutti gli stand vendevano, ma dopo tutta la giornata passata a cercare di portare a casa qualcosa, sembrava di essere arrivate in paradiso.



Lo stand Peggy Sage è stato quello che ho apprezzato di più, per la loro varietà di prodotti che andava dalle ciglia finta agli smalti, passando da ombretti e rosetti. 
Mentre lo stand che non ho apprezzato molto è stato quello di OPI. C’era una sfilza infinita di smalti, tutti coloratissimi, ma nessuno in vendita. 
Un altro stand che mi ha colpito, non tanto per i prodotti, ma proprio per la sua presenza, è stato lo stand di un’azienda polacca, del quale non ricordo il nome, che aveva sistemato i prodotti in vendita in modo tale da sembrare di essere in uno dei tanti negozi cinesi che oggi spuntano come funghi. 
Di fronte a tanta sfarzosità degli altri stand, sono rimasta stupita dallo stile “spoglio” di quello stand, chiedendomi se avrebbe veramente venduto qualcosa, e pure, era pieno di gente che comprava, c’era la coda in entrambe le casse e la gente andava via con i sacchetti pieni. 

Dopo aver comprato anche noi qualcosa in questo stand, abbiamo deciso di ripercorrere la fiera al contrario, per avvicinarci all’uscita dov’era parcheggiata la nostra macchina, e tornare a casa.

Le mie impressioni non sono positivissime, mi aspettavo molti più stand che vendevano, e anche molti più campioncini. Forse sarà stata la nostra inesperienza nel non sapere quali stand davano campioni o il non avere la faccia tosta per chiederli, ma una cosa è certa, l’anno prossimo ci andremo di lunedì, quando molti stand, che non vendono negli altri giorni, inizieranno a vendere, perché è stato un vero peccato tornare a casa con un misero bottino dopo tutta l’organizzazione che c’è stata per poter andare al Cosmoprof.



Assunta Dichiara
Inviata speciale per Cheap&Chic 


7 commenti:

  1. che meraviglia...davvero un peccato non esserci potute essere...
    kiss e buon week end
    vendy

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  2. ...anch'io non ho avuto molti campioncini ed omaggi...nemmeno li ho chiesti o mi sono presentata come beauty blogger per riceverli...e di tanteiniziative non ero a conoscenza...però sono molto soddisfatta!!!
    ...opi vendeva gli smalti a 12 euro...alcuni erano in promozione...non erano in vendita gli smalti della collezione euro...era venduta solo la collezione completa!!!
    ...ciaooo...lu!!!

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  3. Argh, peccato per l'esperienza non del tutto positiva. Ho letto opinioni molto discordanti sul Cosmoprof; mi sembra un peccato comunque che molte aziende vadano lì e poi non vendano :/

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  4. Oddio dormire lì per accaparrarsi un fondotinta... no, è una cosa che non concepisco, nonostante la mia passione per il make up. Forse è per questo che non sono mai stata al cosmoprof...

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  5. in effetti io non capisco perchè far pagare così tanto un biglietto d'ingresso se poi non si può nemmeno comprare e son tutti tirati con i campioncini!! bahh :(

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  6. che bello...spero di non perderlo più!!

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  7. Anche io ho preso molte cose di peggy sage,anche io avrei voluto comprare molto di più però diciamo che molte cose me le sono portate a casa!!
    Anche io andrò do lunedì.
    ladybeauty@virgilio.it

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